L’idea di vintage risulta essere quantomeno abusata, e talvolta addirittura inflazionata per definire qualsiasi cosa che possieda un qualcosa di nostalgico ma il termine è in realtà molto specifico ed è spesso associato al collezionismo di oggetti senza una vera e propria categorizzazione. Diversi oggetti però sono in grado di mantenere e vedere il proprio valore aumentare negli anni anche in modo inaspettato.
Quasi sempre si tratta di tipologie di cose che sono riconoscibili e che fanno parte della cultura pop, ma anche ambiti “di nicchia” che però sono in enorme crescita, magari parte della nostra infanzia o quella dei nostri genitori se non addirittura nonni, garantiscono un grande resipiro nostalgico e sono in grado davvero di interessare parecchie persone.
Cosa significa “Vintage”?
Del resto siamo tutti unici ma in qualche modo attratti dalle medesime cose, la parola vintage ha un significato preciso e non legato ad una epoca definita, ma che deve essere in qualche modo usato e risalente ad almeno 2 o 3 decenni prima del periodo attuale. Rientrano in questo gruppo oggetti di ogni tipo, spesso quelli di maggior successo sono quelli riconoscibili.
Dai dischi in vinile, fino alle cassette, ma anche accessori dal prezzo basso che però mantengono un fascino intatto, anche se magari non sono così “vecchie”, come detto non c’è un limite di tempo e spesso finiscono nel gruppo del vintage anche oggetti degli anni 60, 70, 80 e 90 addirittura, specie quelli che magari oggi non sono più qualcosa di utile concettualmente.
Quali oggetti possiamo vendere per guadagnare?
Gli oggetti più comuni negli ultimi anni sono prevalentemente quelli che facevano parte della quotidianità fino a 10-15 anni fa, considerabili anche vintage letteralmente parlando, ed in alcuni casi il loro valore è aumentato vertiginosamente, come vedremo nelle prossime righe. Come ogni oggetto da collezione anche questi vanno ovviamente considerati al meglio delle condizioni:
- Dai vecchi cellulari, iniziando dai primi ingombranti come i primi Motorola degli anni 80 che oggi possono valere anche oltre 2000 euro, fino al più relativamente recente 3310, che può valere da 50 fino a 200 euro
- I vecchi Nintendo Gameboy valgono fino a 250 euro ma le Special Edition come quelle dei Pokemon possono valere anche tra i 500 fino a 3000 euro per le edizioni con tanto di scatola
- I dischi in vinile sono ancora più ricercati ma sono pochi quelli che valgono davvero tanto: pezzi come Ummagumma dei Pink Floyd nella prima edizione vale fino a 16 mila euro o anche Love Me Do dei Beatles nella prima stampa ha valori simili
- Gettoni telefonici e schede telefoniche fanno parte del nostro passato, e possono valere decine ma anche centinaia di euro in alcuni casi se in condizioni eccellenti
Tutto in definitiva può portare un guadagno anche non guardando troppo indietro, magari decidendo di vendere nel momento opportuno, ogni nicchia ha un periodo di mercato fertile, non a caso esistono veri e propri negozi e gruppi online che possono essere seguiti così da capire bene il trend del momento e quali sono i favoriti.
Spesso anche gli oggetti che sono legati a fumetti o film, magari soggetto di recente rivalutazione e remake, possono far tornare in auge qualsiasi forma di oggetto, a partire da quelli certificati ma anche in alcuni casi custodie o involucri per quelli più ricercati, basta pensare a prodotti come le carte Pokemon che fanno parte di un vero e proprio “mondo a se”.