Le monete da due euro sono tra le più differenziate e per questo più interessanti per i collezionisti, ed in particolare è facile incuriosirsi quando osserviamo ad esempio un esemplare come quello con la stella, che non è così infrequente da trovare anche in Italia, pur non essendo coniato nel nostro paese, i rapporti “aperti” con le altre nazioni dell’Eurozona rendono la circolazione facile.
Questi esemplari così come tanti altri sono minuziosamente verificati nella loro forma di impatto collezionistico e storico risultano essere assolutamente comuni ma non per questo meno interessanti: a quanto ammonta oggi il loro valore collezionistico, che può essere anche più alto (e non di poco) di quello facciale? Proviamo a scoprirlo insieme con le seguenti informazioni.
Due euro particolari
La stella che si trova su questi due euro in realtà non è proprio una stella, bensì una croce dal forte ed importante carattere religioso e simbolico, derivante da uno dei principali simboli dell’Isola di Malta, che da diversi anni oltre a far parte dell’Eurozona fa anche ricorso all’euro, che non troppo tempo fa ha sostituito la precedente valuta, la lira maltese, a lungo la moneta dell’isola.
La croce di Malta infatti è un antico simbolo che è legato all’Ordine Cavalleresco, a lungo anche un corpo militare che diversi secoli addietro è stato anche il teatro del famoso assedio che ha portato poi la presenza cristiana ed occidentale nell’Isola in questione, successivamente ha avuto anche una prevalenza e netta presenza del nostro paese.
Quanto vale?
La croce di Malta si trova sia sulle monete da due euro sia su quasi tutte le altre della collezione delle monete europee dell’Isola, tanto è l’impatto culturale di questo simbolo ma sono ovviamente vari i fattori che portano una moneta a diventare più o meno preziosa per i collezionisti, anche quella in questione dalla caratteristica croce nel mezzo.
- Importante lo stato di conservazione della moneta, forse il fattore decisivo per capirne il valore
- La presenza di eventuali tipi di errori di conio che possono influenzare lo stesso valore
- La tiratura, vale a dire la quantità ufficiale di monete che sono state coniate
Nel caso delle monete maltesi curiosamente la produzione non è interna, ossia non viene concepita direttamente sull’isola ma la coniatura risulta essere da tempo appannaggio di altre nazioni come la zecca di Parigi e quella olandese di Utrecht, in tutti i casi la moneta non è mai cambiata dal 2018 ad oggi, proprio in questo anno specifico Malta ha iniziato ad utilizzare l’euro.
Il valore medio è di 10 euro per un esemplare in fior di conio, ossia al massimo delle condizioni che sono paragonabili ad una moneta uscita da poco dalla Zecca di produzione, ma ci sono anche annate dove la tiratura è stata meno generosa, come il 2011. 2012 e 2013, in tutti questi casi un esemplare può valere anche fino a 20 – 25 euro come valutazione massima.