La macchina da cucito, chiamata anche in modo simile come macchina da cucire soprattutto una “d’annata” può essere definita un elemento di una abitazione dalla forte componente nostalgica e prevede anche una generale forma di cura e rispetto verso un oggetto che oltre ad essere ancora oggi molto utile, fa molto parlare di se e dell’epoca di quando è stata sviluppata.
Allo stesso tempo un modello molto antico magari può rivelarsi estremamente pregiato, in particolare se tenuto al meglio e nelle migliori condizioni: diversi brand attivi o meno nell’epoca recente ma che hanno fatto la storia di questi strumenti presenti in parecchie case anche italiane oggi sono estremamente ricercati sul mercato ed in alcuni casi hanno raggiunto valutazioni molto alte.
La macchina da cucito
La funzione è facile da capire: la macchina da cucito è nata come strumento spiccatamente industriale per lo sviluppo di capi di abbigliamento in maniera meccanizzata, la produzione di questi oggetti nella cultura di massa risulta essere iniziata già nella metà dell’800 a partire dagli Stati Uniti ma entro il 900 è arrivata anche in Europa ed in Italia, con l’ingresso di brand come Singer.
Proprio le Singer costituiscono forse le più conosciute ma anche parecchie forme di brand nate successivamente anche in Italia come Necchi identificano le macchine da cucito che costituivano fino a poche generazioni or sono oggetti destinati a durare molti anni, da un costo iniziale non banale ed anche per questo una macchina ha una forte componente “vintage”.
Quanto valgono
Le Singer sono molto quotate, ma ci sono anche specifici modelli di questo brand realizzate in Italia oltre che all’estero che hanno portato una produzione di elementi estremamente diversificata, ad esempio la 99K, un modello relativamente portatile per i tempi che ha un valore medio non lontano dai 200 euro, mentre modelli più “ambiziosi” quasi professionali possono valere parecchio di più.
- L’aspetto della scocca e le sue condizioni e custodia relativa
- Le istruzioni e la facilità d’uso
- La presenza di accessori originali
Modelli riconoscibili o meno, è importante riconoscere le sigle così da poter attualizzare il valore, ad esempio le Singer della serie 300 hanno un valore molto influenzato dalla presenza degli accessori, per questo un modello si aggira tra i 150 ed i 500 euro per queste caratteristiche, un modello del dopoguerra quindi degli anni 50 vale dai 100 ai 200 euro come la Singer 401 e 401A.
Esemplari più antichi, ad esempio risalenti ai primi 900 possono avere un valore fino a 500 euro o esemplari “pionieristici” come la versione Free Arm sempre della Singer modello 222K, con un particolare braccio per le cuciture di precisione oggi sono molto ricercati perchè hanno fatto da ispirazione per quelle più moderne oggi possono valere anche più di 2500 euro se in eccellente stato.