Il Canone Rai risulta essere uno dei principali “fastidi” che la popolazione italiana non riesce a mandare giù e forse anche per questo motivo esistono tanti casi nei quali possiamo far valere i nostri diritti e non pagare, in modo totalmente legale e certificata, attraverso una specifica esenzione. Alcune forme di età possono permetterci di non pagare il Canone Rai, anche se bisogna tenere conto di una procedura.
Infatti l’esenzione non è mai automatica, ma va sempre richiesta, generalmente una volta all’anno, avendo cura di applicarla entro un determinato periodo di tempo. Ma chi può fare richiesta di questa particolare esenzione? E perchè il Canone Rai è così detestato nella maggior parte dei casi? Esamineremo il tutto nelle prossime righe.
A cosa serve il Canone Rai?
Il Canone Rai, anche se può sembrare strano, è nato addirittura prima della diffusione della TV, in quanto una tassazione applicata a strumenti simili esistevano già dagli anni 30, in particolare dal 1936, per le radio nelle case degli italiani. Con gli anni 50 questa tassa ancora senza un nome ufficiale, è stata adattata anche alla prima diffusione della televisione.
Mai del tutto capita e tollerata, la tassa televisiva, chiamata anche ufficiosamente Canone Rai è stato considerato qualcosa di particolarmente divisivo anche tra le classi politiche ma nessuno ha mai realmente provato ad eliminarla, per motivazioni molto chiare: genera entrate utili per il servizio pubblico dello stato ed ogni tassa viene a sua volta tassata.
Come non pagarlo?
Chi può non pagarla? Generalmente esistono varie categorie di cittadini che come detto possono fare richiesta effettiva di ottenere una esenzione, com’è noto questo è stato mantenuto come procedimento anche nel contesto moderno con il Canone Rai che viene calcolato direttamente in bolletta. Come bisogna fare per ottenere l’esenzione di questo tipo?
- Il titolare deve avere 75 anni compiuti
- Non presentare un reddito annuo superiore a 5000 euro, vanno considerati i coniugi o altri parenti nel gruppo familiare
- Non sono tenuti in considerazione i cargiver o altre figure di assistenza
E’ possibile fare richiesta in due modi, scaricando il modulo apposito di esenzione dal portale dell’INPS, che ha una validità di un anno (se presentato entro la fine di gennaio, vale per tutto l’anno in corso, mentre successivamente è attivo per i mesi o l’anno successivo) oppure facendo ricorso alla richiesta attraverso un Caf o Patronato di riferimento.
Nel primo caso bisogna inviare il modulo compilato con una copia del proprio documento di identità in corso di validità presso una Raccomdandata A/R presso l’indirizzo dell’Agenzia delle Entrate, raggiungibile anche attraverso l’indirizzo di posta certificata, anche in questo caso bisogna presentare una copia dei due documenti di cui sopra in forma digitale.