Banconote, l’addio adesso è ufficiale: ecco quali non avranno più valore

Delle nuove banconote saranno gradualmente introdotte nei prossimi anni, contestualmente andranno a sostituire tutti i “modelli” esistenti del contesto europeo, pur non modificando il valore ma anche molto probabilmente l’aspetto dei tagli di quelli che l’Italia così come altre nazioni dell’ambito comunitario fanno ricorso da oltre vent’anni. Ma quali banconote non avranno più valore?

Questo è un timore che ragionevolmente ha portato molti a preoccuparsi o quantomeno considerarlo come una situazione oramai in divenire, anche se il denaro non resta mai completamente uguale ma anzi continua a cambiare, in modo continuo anche per le nazioni che non hanno particolari problemi di tipo economico, come anche molte dell’Unione Europea.

Quali banconote non saranno più valide?

Allora perchè il denaro cambia? Le motivazioni sono molte, alcune molto facili e naturali da capire, altre decisamente meno, il principale che può venire in mente è quello legato alla contraffazione, ossia la replicazione non consentita di esemplari di banconote sviluppate in modo illecito, contesto che è in dimunizione ma è comunque presente, anche se questo non è l’unico motivo.

Anche la necessità di tenere sotto controllo le transazioni con metodi più tracciabili è molto importante, favorendo invece le transazioni concepite con strumenti digitali come i pagamenti elettronici, ha portato le nazioni europee (e non solo) a concepire una quantità minore di banconote e soprattutto formati non troppo “elevati” che sono decisamente problematici.

Banconote “problematiche”

Infatti questo è emerso soprattutto negli ultimi anni, i “tagli” elevati di banconote come quelli da 500 e 200 euro ad esempio risultano essere impiegati anche e soprattutto in metodologie “poco lecite” ad esempio per i traffici illegali essendo molto più semplice “nascondere” le transazioni con il denaro fisico rispetto a quello elettronico, non a caso infatti la strategia è quella di:

  • Incentivare i pagamenti con il denaro elettronico
  • Ridurre la quantità fisica di pezzi di carta moneta che vanno ovviamente rinnovati e sostituiti
  • Rendere più difficile possibile la replicazione illecita

La versione delle banconote attualmente prodotta fa parte della 2° serie, ma anche questa sarà progressivamente sostituita dalla 3° serie, i cui modelli saranno con tutta probabilità presentati tra il 2024 ed il 2025, come l’ultima volta però gli esemplari della prima serie sono comunque “compatibili” con le transzioni e sono naturalmente portati ad essere sostituiti dai nuovi esemplari.

Quasi certamente questo accadrà anche per la nuova serie delle banconote, che però dovrebbe vedere l’assenza oltre che della 500 euro, già non presente nella seconda serie, anche della 200 euro esattamente per i motivi sopracitati ossia garantire la circolazione solo di banconote dal taglio piccolo e medio, portando le grosse forme di movimento di denaro ad essere concepite in modo digitale. Ma è quasi sicuro che le “vecchie” banconote continueranno ad avere validità.

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