I francobolli sono da sempre considerati oggetti legati al collezionismo, condizione che resiste anche in questa fase storica, e sono tutti appassionati ma anche comuni curiosi a concepire un potenziale valore molto elevato per un singolo esemplare, come quello di cui ci occuperemo oggi, ossia un vero pezzo rarissimo che pur valendo in origine 40 centesimi oggi può arrivare a poter essere venduto fino a 80 mila euro se in condizioni ottime.
Si tratta tra le altre cose di un francobollo al 100 % italiano, realizzati durante uan fase molto importante per il Bel Paese e che oggi può essere considerato uno dei più rari tra quelli conosciuti, una forma di feticcio per ogni appassionato di storia ancora prima che di filatelia. Come cercarlo? E di quale si tratta, soprattutto?
I francobolli rari
Il Francobollo è una delle poche invenzioni diffuse che ha un anno specifico di concepimento ed è stato sviluppato esattamente per assolvere un ruolo fondamentale nella spedizione della corrispondenza e delle comunicazioni a distanza, in quanto il francobollo permette da oltre 150 anni di velocizzare esattamente questi metodi di comunicazione.
E’ infatti una forma di tassa pagata in anticipo da parte del mittente così da esentare il destinatario nel dover pagare: la nascita del francobollo ha quindi permesso di sviluppare anche il concetto di affrancatura, nato proprio con il francobollo stesso. Il nostro paese è stato uno dei primi in Europa a munirsi di questi importanti oggetti divenuti immediatamente anche collezionistici.
Quale vale 80 mila euro?
Infatti già dalle prime fasi dell’Unità d’Italia il nostro paese ha concepito tanti esemplari diversi ed in praticolare addirittura nel periodo pre unitario le varie regioni, forme di ducato ed entità hanno sviluppato vari esemplari, un esempio di pezzo molto raro è esattamente legato a questa epoca molto tumultuosa ed importante per l’Italia:
- E’ il francobollo del Regno di Sardegna emesso in 3 emissioni dal valore diverso nel 1854 con l’effige di Vittorio Emanuele II in rilievo su sfondo bianco centrale
- Emissione molto rara, dal valore di 5, 20 e 40 centesimi di lira
- Costituisce la terza emissione del Regno di Sardegna che poi sarà l’entità costituente iniziale del Regno d’Italia meno di dieci anni dopo
Storicamente ha un valore importantissimo quanto elevato, e può risultare assolutamente impattante anche nel contesto storico: è un elemento dall’elevata importanza filatelica ma anche politica, anche perchè i francobolli dell’epoca pre unitaria sono tutti molto rari. Quello da 40 centesimi di lira è davvero un pezzo impossibile da trovare con facilità.
Può infatti portare un guadagno finale di ben 79 mila euro se in condizioni nuove e perfette, usato il valore cala di molto ma comunque può aggirarsi alternativamente tra i 1800 euro ed i 5000 euro, la condizione è assolutamente importante anzi decisiva, ad esempio nei dettagli come la gomma utilizzata come adesivo.