Il Franco svizzero è una delle poche realtà in fatto di valuta monetaria dell’Europa Occidentale che non sono state eliminate dopo la diffusione dell’euro restando il simbolo della forza economica della Confederazione svizzera, composta dai famosi cantoni, e che ancora oggi anche nominalmente evidenzia il legame con la Francia. Un franco svizzero d’argento può essere un interessante ritrovamento. Ma quanto vale?
Difficile dirlo su due piedi, anche perchè si tratta di una valuta assolutamente attiva che però non viene da tempo coniata in argento. Questo naturalmente significa che un ritrovamento del genere sta a indicare una produzione piuttosto remota se non addirittura antica essendo il franco svizzero tra le emissioni monetarie più antiche dell’Europa ancora attive. Ma quanto può valere un esemplare del genere?
Valuta elvetica
Il franco svizzero è stato sviluppato nella prima metà dell’Ottocento dietro una forte influenza francese, in particolare con la prima affermazione della Confederazione intesa come entità vera e propria dopo le conquiste di Napoleone Bonaparte, lo stato ha introdotto il sistema prettamente francofono all’interno delle proprie economie come poi risultato evidente in fasi successive.
La produzione delle monete è divenuta centralizzata però solo intorno alla metà dell’Ottocento e da allora la valuta è ugualmente valida in ogni cantone che però mantiene una propria forma di produzione localizzata. Oggi quasi tutte le monete sono completamente rivoluzionate, quelle di argento risalgono al massimo agli anni 60 e 70 e nella maggior parte dei casi valgono abbastanza poco. Esistono però esemplari particolari.
Quanto valgono?
Il franco è una valuta simile al vecchio franco francese, costituito in millesimi, con emissioni moderne realizzate in una forma alternativa al nichel, conosciuta come cupronichelio, utilizzata anche per le monete italiane fino all’arrivo dell’euro. Una moneta da 1 franco svizzero in argento dell periodo degli anni 40 e 50 vale mediamente l’equivalente di 10 franchi che oggi corrispondono a circa 11 euro. ma:
- Esemplari con Helvetia, ossia la figura allegorica femminile svizzera fino alla fine dell’Ottocento possono valere anche fino a 100 euro
- In particolare gli esemplari dei decenni 1850 – 1860 valogno mediamente tra i 50 ed i 150 euro a seconda dell’anno e della conservazione
Va specificato che le monete dell’epoca sono ancora totalmente interscambiabili con i franchi svizzeri moderni, ed anche dal punto di vista collezionistico sono monete dall’elevato potere d’acquisto in tutto il continente, merito anche della stabilità dell sistema economico della confederazione va specificato però che spesso le monete vengono vendute in modo diverso.
Ossia legate al corrispettivo del peso in argento che nel caso dei vecchi franchi svizzeri, che è piuttosto alto ossia 900/1000 quindi con 9 parti di metallo puro su 10, con il valore in aumento di questo metallo ai collezionisti spesso soprattutto per esemplari molto usurati è molto più importante e spiccatamente utile venderli come oggetti in argento. d