Si impara nella vita che è sempre meglio mettere da parte qualcosa in più oggi che si può per affrontare con maggiore serenità e senza affanni i tempi di magra. E’ una lezione vecchia quanto l’uomo, che i nostri nonni ci hanno insegnato da bambini, forse perché la loro memoria di tempi più incerti li ha messi sempre di fronte alle grosse difficoltà della vita.
Così oggigiorno i più attenti sostenitori del risparmio fanno proprio di tutto per sacrificare quel qualcosa che si guadagna in più cercando di mettere da parte e assicurarsi una sicurezza che magari un tempo non era accessibile ai più. In questo articolo, in particolare, vi parleremo dei buoni fruttiferi postali, spiegandovi di cosa si tratta e quali conviene aprire per un maggiore guadagno.
Cosa sono i buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali sono un popolare strumento di risparmio, molto usato e ricercato in Italia. Vengono emessi come è chiaro dallo stesso nome da Poste Italiane, e offrono un rendimento nel tempo sicuro e immediato per l’utente a cui è intestato. Il loro funzionamento è molto semplice: si acquista un buono, si fissa una scadenza più o meno vicina, stabilendo anche un rendimento che è fisso e garantito dallo Stato e il gioco è fatto.
Sono piuttosto sicuri, perché non ci sono di fatto dei rischi; sono facili da acquistare e da riscuotere perché il meccanismo è piuttosto immediato; e inoltre hanno una tassazione davvero agevolata. Quello che devi sapere è che esistono diverse tipologie di buoni fruttiferi, e si può scegliere quello che si preferisce in base al motivo per cui il buono fruttifero viene aperto.
Ecco quale conviene scegliere
Quando quindi si decide di aprire un buono fruttifero con le Poste Italiane, devi essere consapevole che ha innanzitutto una durata e questa la puoi tranquillamente stabilire tu, in base alle tue esigenze. Ma sappi che una volta stabilita, l’importo che viene versato si ritira solo alla data di scadenza. Una volta capito questo aspetto, puoi scegliere la tipologia che più è adatta a te:
- buono a tasso fisso: che offre un tasso di interesse fisso e determinato per tutta la durata del contratto, ideale per un investimento sicuro e a lungo termine.
- buono a tasso variabile, per chi invece vuole un tasso di interesse che si adatta alle variazioni e può controllarlo via via che cresce o diminuisce.
- buono dedicato ai minori: di solito parte dai genitori o dai nonni, che investono una somma di denaro per i propri figli e nipoti
Considera anche che il tasso di interesse è quello che ti permette di far crescere il valore del buono: se è fisso, non crescerà in modo esponenziale, se variabile può avere anche picchi di salita importanti e determinanti per poter avere una somma finale di tutto rispetto. Inoltre, questi interessi possono essere pagati o alla scadenza, oppure periodicamente in modo da poterne godere nel frattempo.
Ci sono anche dei buoni fruttiferi che sono molto conosciuti per la flessibilità. Questa è una modalità spesso ricercata perché permetterebbe di avere un rimborso anticipato, qualora ce ne fosse necessità economica da parte dell’utente, che, tuttavia, perderebbe anche alcuni vantaggi economici, venendo per questo anche penalizzato. In questo caso è sempre bene muoversi con cautela e farsi consigliare per non rimanere a secco di vantaggi.