Le vecchie lire con Maria Montessori sono indubbiamente non così difficili da individuare ma garantiscono nella maggior parte dei casi una enorme capacità di far scattare nostalgia essendo state delle emissioni monetarie riguardanti il vecchio conio italiano di enorme impatto sociale e diffusivo. Questa emissione oggi può raggiungere valori importanti.
Pur essendo state molto diffuse in un arco temporale non così ampio, le vecchie lire con Maria Montessori non possono assolutamente mancare in una collezione numismatica che si rispetti, e come spesso risulta evidente non tutti gli esemplari sono uguali agli altri, vanno però differenziati seguendo alcune logiche comunque facili da evidenziare.
Le lire con Maria Montessori
Le lire con Maria Montessori sono state emesse nel formato delle 1000 lire dal 1990 ed hanno avuto una enorme diffusione fino alla find del periodo utile della lira, vale a dire fino ai primi mesi del 2002, quando è stata sostituita interamente dall’euro. I pezzi da 1000 lire con il volto della nota quanto importante scienziata che ha concepito il metodo di insegnamento didattico non è affatto così rara.
Lo sono di più alcuni esemplari, che sono identificabili dal numero di serie, presente come per altri esemplari monetari nella parte inferiore, in questo caso nell’angolo in basso a sinistra dell’esemplare. Un occhio attento ed esperto già sa di cosa si sta parlando, e proprio da questa serie di lettere e numeri possiamo capire il valore.
Quali cercare?
Le lire con Montessori sono state stampate in circa 2 miliardi di esemplari totali ma non in modo “omogeneo”, ad una prima tiratura più ridotta ne è seguita una molto importante dalla metà degli anni 90 in poi, gli esemplari “sostitutivi” ossia quelli che iniziano per “X” sono stati concepiti fino al 2001, mentre tutte le altre solo fino al 1998. I pezzi più rari sono:
- Quelli della prima serie riconoscibili dalla presenza di una AA ed una A finale sul seriale. Valore tra i 40 ed i 70 euro a seconda delle condizioni
- Le serie sostitutive che sono tutte più interessanti della media, il valore è alto per quanto riguarda i pezzi che iniziano per XA, XB, XC e XD se finiscono con A possono valere fino a 250 euro
Incide moltissimo lo stato di conservazione di una banconota, soprattutto se di queste tipologie magari più rare: le banconote sostitutive sono più rare perchè la loro forma di impiego è stata ideata in modo da prendere il posto degli esemplari della serie standard eccessivamente consumati ed usurati, quindi hanno un valore maggiore, mediamente tra i 35 ed i 60 euro se presentano altre lettere dopo la “X”.
Esistono poi casi di errori di stampa, che si differenziano per dettagli più o meno evidenti su pezzi singoli ad esempio scritte assenti, mancanti o comunque differenti dal modello di base, che è quello più riconoscibile, presente anche nella memoria di tutti. In questo caso la valutazione è complessa e c’è chi mette in vendita esemplari simili anche per migliaia di euro.