I Gratta e Vinci configurano alcuni tra i giochi ad estrazione e lotterie, identificate come gioco d’azzardo dallo Stato dal maggior successo commerciale e “culturale” in quanto costituiscono un vero e proprio elemento di guadagno, che viene regolarmente tassato, attraverso diversi organi dello stesso stato. Ma anche le vincite in alcuni casi vanno pagate, anche se la percentuale varia a seconda dell’importo.
Gratta e Vinci, lotterie e simili infatti in un contesto legale sono la normalità e prevedono anche un diverso tipo di riscossione in caso di vincita, che viene modificata anche in questo caso in modo diverso a seconda di quanto abbiamo effettivamente vinto. Ma come funziona la tassazione sulle vincite del Gratta e Vinci per importi come 10.000 euro?
La tassazione
Gratta e Vinci è una serie di concorsi ad estrazione istantanea, concepita in vari “gruppi” a seconda dell’importo dei biglietti e delle possibilità di vincita ma anche in relazione alle cifre “limite” che si possono ottenere come vincite massime. Come è noto ci sono tre grossi gruppi dei Gratta e Vinci, ma nella quasi totalità dei casi è più semplice definire due soglie.
La prima è quella delle vincite fino a 500 euro: in questo caso è sufficiente presentare il biglietto presso la ricevitoria, e questa collegata al terminale Sisal sarà disposta a pagare direttamente l’intero importo anche in contante, condizione diversa invece se si tratta di un importo maggiore cambia sia la modalità di pagamento ma anche quella legata alla tassazione.
Quante tasse si pagano per 10 Mila euro?
Ogni forma di vincita superiore a 500 euro viene concepita una tassazione che è del 20 per cento nel caso di vincite superiori a questa somma. Però l’imposta di applica solo nella cifra eccedente ai 500 euro quindi se vinciamo 2000 euro l’imposta sarà calcolata sulla somma oltre i 500 euro vinti e non sull’intera cifra.
- La tassazione si applica per importi superiori a 500 euro prevede una forma di detrazione pari al 18 % fino al 1000 euro importo che viene detratto in automatico durante il pagamento
- Fino al 2017 l’importo detraibile è stato aumentato dal 6 % al 12 %
- Da 10 mila euro le tasse applicate sono del 20 % , come viene applicato anche per la maggior parte dei concorsi di questo tipo.
Nella maggior parte dei casi le imposte legate ai pagamenti e vincite ottenute dalle lotterie non vanno dichiarate presso la dichiarazione dei redditi, proprio perché in fase di pagamento viene già concepita la trattenuta, che si chiama colloquialmente tassa sulla fortuna, concepita per la prima volta nel 2012 ed è stata progressivamente portata all’attuale formato che si applica in modo quasi identico anche alla vincite del SuperEnalotto.
Per ottenere una vincita superiore a 500 euro fino a 10 Mila euro è sufficiente recarsi presso una ricevitoria che metterà in contatto direttamente con il gestore e la vincita potrà essere incassata tramite bonifico bancario o postale direttamente sul proprio conto. Per importi maggiori bisogna contattare una filiale Intesa Sanpaolo per il pagamento oppure recarsi presso l’ufficio premi di Roma.